Comune di San Donato di Lecce, Lecce



Informazioni su Storia e Cultura del comune di San Donato di Lecce

Popolazione: 5699 ab
Superficie: 21 Kmq
Densità: 269 ab/Kmq

Accessibilità: Il comune di San Donato di Lecce dista dal capoluogo salentino 11 Km e si può raggiungere dalla SS. 16 Adriatica.

Indirizzo comune di San Donato di Lecce: Via Brodolini
Tel.: 0832 - 658455

Insediamenti preistorici nella zona del paese di San Donato di Lecce sono testimoniati dalla Specchia megalitica.

Vigliano fu il nome che ebbe questo antico sito sin dall' epoca romana probabilmente derivatogli dal nome gentilizio VILIUS.

Vigliano venne distrutta in epoca barbarica e risorse all’arrivo dei normanni con il nome di San Donato, in onore del Santo che si afferma sia stato il Vescovo di Arezzo nel IV secolo.

Il Centro Storico, sviluppatosi a partire dall'XI secolo d.C., si colloca sul dorsone nord-est della Serra Salentina, successivamente al XIX secolo, l'abitato è andato sviluppandosi in tutte le direzioni, ma specialmente al fondo valle di nord-est per effetto della Ferrovia che vi giunse intorno al 1867.

L'epoca romana del primo secolo, e la precedente epoca messapica non ebbero soluzioni di continuità geografiche e umana.

Lo testimonia appunto l'area archeologica fra le due specchie disseminata di trulli megalitici troncoconici del tipo dei nuraghe sardi, considerati dalla scienza patrimonio dell'umanità.

La Diga Romana resta però il segno più evidente di quell’epoca.

I resti di essa sono ancora visibili sul costone della Serra in cima all’attuale via Fontana che prende il nome dalla fonte le cui acque raccolte nella diga vennero fatte scorrere fino alla Terra Centuriata, sede del Centurione VILIUS, per irrigarla a fini agricoli.

Le masserie superstiti dell’agro restano oggi le testimonianze più complete del risorto Casale dell'XI secolo.

Esse sorsero in contemporanea con il Casale sulla Serra, e conservano, insieme alle strutture posticce, anche quelle originarie, fatte di pietrame informe e malta di bolo.

Perrone è il nome di una delle superstiti masserie del feudo e prende il nome della famiglia dell’Arciprete, che la possedette insieme al quarto di territorio feudale che va dall’abitato ai confini con il feudo di Lequile.

Questa Masseria esiste tuttoggi e conserva insieme alle strutture primarie d'epoca normanna, uno dei tre pozzi artesiani che dissetarono le estati sandonatesi fino al 1933, epoca in cui le acque della sorgente del fiume Sele vi giunsero tramite l’Acquedotto Pugliese.

Papa è un’altra delle masserie superstiti, archeologicamente interessante essendo di antichissime origini preistoriche.

Prende il nome dalla famiglia che la possedette sin dal secolo XVIII e contiene uno dei due frantoi oleari ipogei ancora non distrutti.

Il secondo frantoio oleario ipogeo superstite trovasi sulla via Carsica, dirimpetto ad una delle tre Vore principali del paese che raccolsero e inghiottirono le acque piovane precipitanti dal costone della vicina Serra.

Masseria dei Preti è detta la terza delle masserie superstiti dell’agro. Trovasi alle spalle dell'attuale Cimitero, sulla via San Donato - Galugnano.

Di fronte ad essa c’era un’altro piccolo insediamento, da tempo cancellato, che catastalmente viene ancora oggi denominato Crociato.

Fonte: comune san donato di lecce.le.it



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  • Chiesa Madre San Donato
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