Comune di Soleto, Lecce
Informazioni su Storia e Cultura del comune di Soleto
Popolazione: 5417 ab
Superficie: 29 kmq
Densità: 180 ab/Kmq
Accessibilità: Il centro dista km 20 dal capoluogo salentino e si può raggiungere da SS.16 Adriatica.
Indirizzo comune di Soleto, Lecce: Piazza Municipio
Tel.: 0836 - 667014
Già abitato dai Messapi nel IV secolo a.C., come testimoniano ritrovamenti archeologici, Soleto fu un centro di rilevante importanza soprattutto tra il Trecento e il Quattrocento, dopo che per tutto il Medioevo era stato interessato, come gli altri centri appartenenti alla Grecìa salentina, dalle migrazioni balcaniche che, dal V secolo, introdussero stile e cultura bizantini, imponendo anche l’uso della lingua greca.
Artefici del passaggio dalla tradizione greca alla cultura occidentale furono dapprima gli Angioini, quindi gli Orsini Del Balzo, con Raimondello e la moglie Maria d’Enghien e con Giovanni Antonio, loro figlio.
Essi detennero il principato di Taranto e quindi la contea di Soleto sino al 1463.
Si chiudeva con lui un secolo di particolare vivacità non solo politica, ma culturale, che aveva visto svilupparsi a Soleto e nella vicina Galatina un’irripetibile fioritura artistica.
Il centro storico di Soleto è oggi circondato dalla circonvallazione Raimondello Orsini, che insiste sul percorso delle antiche mura riedificate nel Seicento.
Delle antiche quattro porte sopravvive quella di San Vito.
Vie diritte e strettissime si incrociano a formare isole rettangolari;
- i palazzi hanno facciate recanti date, iscrizioni incise o stemmi che ricordano gli antichi casati (Arcudi, Orsini, Carrozzini, Gervasi, Blanco), come la cinquecentesca casa del filosofo Matteo Tafuri (1942-1584).
- Palazzo Arcudi invece ripropone un topos dell’architettura salentina: un nucleo quattrocentesco, denunciato dal portale durazzesco-catalano oltre che dallo stemma degli Orsini, su cui, nei secoli successivi, si è sovrapposto un ampliamento, come attestano gli eleganti balconi barocchi e lo stemma dei Carrozzini.
Dopo la distruzione delle antiche Cappelle di San Leonardo e di Santa Lucia e il rifacimento, sul finire del Settecento, della chiesa matrice ad opera di Adriano Preite, restano a testimoniare i momenti di maggior fulgore artistico di Soleto, la chiesetta di Santo Stefano e il superstite campanile della matrice.
La Guglia Orsiniana, con i suoi 45 m di altezza, rappresenta la sintesi e l’emblema del paese.
Fu realizzata nel 1397 da Francesco Colaci di Surbo, su commissione di Raimondello Orsini del Balzo, Conte di Soleto e Principe di Taranto.
Oggi la guglia è annoverata fra i monumenti nazionali del nostro paese.
Fonte: www.comune.soleto.le.it
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